"Quando ho iniziato a prendere il mio zainetto non mi sono preoccupata delle lenti, della marca della mia macchinetta fotografica, non mi sono preoccupata del cavalletto...so che tutto ciò per chi ama fotografare rappresenta l'indispensabile per ottenere degli scatti buoni.
Il mio obbiettivo non è mai stato diventare Steve McCurry.
È questo il punto.
Ci sono tanti motivi per cui scattare, e ci sono il doppio di modalità per esprimersi.
Io ricordo, scatto perché voglio cogliere la bellezza e non mi importa molto di chi sostiene che basti la mente e gli occhi....sono una "feticista della fotografia", voglio immortalare l'attimo....ma non attimi qualunque, la mia alla fine è una fotografia narrativa attraverso la fotografia racconto e mi rendo conto del mio cambiamento, delle mie diverse prospettive.
Forse per questo quando mi chiedono cosa vuoi essere da grande rispondo alla stessa maniera di quando mi fanno notare che le mie fotografie sono solo dei bei ricordi.
Mi spiace, c'è molto di più, e sì ... la devo pure spiegare non perché è venuta male ma perché c'è un pezzo di vita vera che vuole essere raccontato.
Come ho detto la fotografia ha una moltitudine di possibilità d'essere esposta ed espressa...e la mia esiste per raccontare, ha il diritto di esistere come tutto il resto.
Per cui create senza dare retta a ciò che dicono gli altri, siate liberi, puramente ed essenzialmente liberi."
Origin Believe
"Se credi che la felicità la troverai nelle scarpe di marca, hai ancora molta strada da fare per comprendere che questa è una enorme bugia.
Ma non voglio disturbarti, che tu faccia o non faccia il tuo cambiamento per capire che in realtà non è così, a me non cambia, e francamente non mi interessa.
Io starò sempre dall'altra parte, in quella parte che ammira gli orizzonti e che comunque sia o comunque vada onora ciò che non potrà mai essere comprato ma solo veramente vissuto.
Quel richiamo che mi svincola dalle illusioni e mi stacca da pesi inutili...cose, persone, oggetti, situazioni, chiacchere.
Perciò scatto ed immortalo tutto ciò che mi ha donato esattamente quello di cui avevo bisogno, che sia un tramonto, che sia l'azzurro del mare, che sia il bagliore del sole...
Tutto ciò che riteniamo scontato, finchè non lo perdiamo o peggio, lo dimentichiamo."
Attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, i fotografi diventano narratori, immortalando non solo immagini ma anche emozioni, relazioni e esperienze.
Ogni scatto narrativo è una finestra aperta su un mondo di significati. La fotografia non è solo un insieme di pixel ben disposti, ma un racconto visivo che si sviluppa attraverso il tempo e lo spazio. Un singolo fotogramma può catturare la gioia di un matrimonio, la malinconia di un tramonto o la forza di un momento di protesta sociale.
La fotografia narrativa è un viaggio emozionale.
Ogni scatto racconta una storia ed una esperienza, e insieme formano un libro aperto di momenti vissuti. I ricordi diventano tangibili, e le emozioni si trasformano in immagini indelebili che resistono al trascorrere del tempo.
In un mondo in cui il tempo sembra scorrere sempre più veloce, la fotografia narrativa assume un ruolo ancor più prezioso. Diventa la custode dei nostri ricordi, il mezzo attraverso il quale possiamo rivivere le gioie e le sfide che la vita ci pone davanti.
Per me scattare rappresenta questo, il racconto attraverso l'immagine, una cornice dove la poesia ed i sentimenti si miscelano, e dar vita così alla vita stessa.
L'eleganza senza tempo della Fotografia in Bianco e Nero
La fotografia in bianco e nero, una forma d'arte intramontabile nata negli albori della storia della fotografia, ha la straordinaria capacità di catturare l'anima di un momento in modo unico. Sin dai primi dagherrotipi del XIX secolo, questa tecnica ha sfidato il trascorrere del tempo, resistendo alle mode e mantenendo la sua inconfondibile intensità comunicativa.
L'assenza di colori nella fotografia in bianco e nero non è una mancanza, ma piuttosto un'opportunità. Rimuovendo la distrazione cromatica, questa forma d'arte permette agli occhi di concentrarsi sull'essenza stessa della composizione. Le sfumature di grigio diventano il linguaggio attraverso il quale si racconta la storia, trasmettendo emozioni in maniera intensa e senza compromessi.
È nell'austerità del bianco e nero che si cela una malinconia sottolineata, un richiamo nostalgico che avvolge l'osservatore. Ogni ombra e ogni sfumatura diventano parte integrante del messaggio, donando una profondità emotiva che può essere difficile da raggiungere con la vivacità del colore. L'intensità delle emozioni catturate in uno scatto in bianco e nero è come una sinfonia di note grezze, vibranti di verità.
Questa forma d'arte non solo conduce a una connessione più profonda con l'osservatore, ma conferisce anche un tocco di raffinatezza e professionalità all'immagine. Le immagini in bianco e nero sono intrinsecamente senza tempo e si adattano con grazia a qualsiasi contesto, dal ritratto più intimo alla fotografia di paesaggi epici.
In conclusione, la fotografia in bianco e nero è molto più di una scelta estetica; è un linguaggio visivo che attraversa le epoche, comunicando con forza ed eleganza. Attraverso l'assenza di colore, si apre un mondo di emozioni intense e di bellezza senza tempo, catturando istanti che perdurano nella memoria come opere d'arte senza tempo.
Nel caleidoscopio di terre lontane,
Ogni scatto è un'epica, una fonte di ricchezza.
Dai tesori nascosti dell'oriente all'orizzonte occidentale,
Il viaggio è il patrimonio indiscutibilmente immortale.
Architetti ed artisti di memorie, partoriamo con ogni scatto,
Attimi sospesi, che il tempo non ha disfatto.
In un tesoro di storie, senza eguali...
Nelle immagini, monete d'istante e d'eternità,
Diventiamo ricchi, nell'infinita via delle apparenti fatalità.
Ho avuto una grande trasformazione nel mio percorso, da molti punti di vista...da una sorta di immobilità mentale e di conseguenza fisica ad una esplosione di movimento e voglia di esplorazione.
In questi ultimi due anni mi son accorta (ma davvero) senza farlo apposta che la maggior parte delle mie mete erano ISOLE, e questa è stata pure per me una grande sorpresa.
Sapete che cosa penso riguardo a ciò che scegliamo?
Che sia un viaggio, una vacanza, un abito, una persona....
Credo che quello che scegliamo è quello che ci rappresenta.
Le isole per me rappresentano l'allontanamento dalla società, l'essenza della propria esistenza, e la libertà di restare in luogo neutrale. Questo almeno per me ha rappresentato la scelta di queste mete....selvagge, incontaminate, discrete, misteriose, serene....
Ricordo che quando misi piede sull'isola degli Armeni fui inondata da una pace incredibile, un silenzio spettrale che da quel momento mi ha "rapito", inconsapevolmente ho iniziato a cacciare isole più o meno conosciute e sapete cosa succedeva ogni volta?
Mi commuovevo, SEMPRE! Sentivo un groppone alla gola e non era tristezza era Pura emozione...era la libertà che entrava.
Parlarvi di lei è come parlarvi di me...
Parlarvi di Venezia è come leggere un libro ricco di avvincenti avventure con tantissime sfaccettature.
Apparentemente "globale" perché satura di gente che va e che viene ma con un'anima tutt'altro che "socievole", è solitaria misteriosa con luoghi ancora poco conosciuti ed alle volte pure poco apprezzati.
Parlare di lei è come avere di fronte a me uno specchio e riconoscerne delle analogie.
Le sue calli, i suoi campi, le sue innumerevoli chiese, l'arte onnipresente, la senti anche quando respiri perché Venezia è così, è complessa e mistica.
Quando si pensa a questa città molti credono ingenuamente che tutto si fermi in piazza San Marco ma....invece esplorando nelle terre più silenziose si evince la vera cultura veneziana; la riservatezza di Sant'Erasmo, il mistero dell'Isola degli Armeni, i colori cangianti di Burano e la pace sensoriale di Lio piccolo.
L'arte ci connette con la nostra umanità più profonda, ci offre uno specchio attraverso il quale esplorare e comprendere il mondo e noi stessi. È un linguaggio universale che supera le barriere linguistiche e culturali, consentendoci di comunicare e condividere esperienze con persone di tutto il mondo.
In un'epoca in cui la tecnologia domina molte sfere della nostra vita, l'arte rimane uno dei pochi ambiti in cui la creatività e l'ingegno umani brillano senza rivali.
Non può essere replicata o sostituita da macchine, perché è intrinsecamente legata alla nostra natura umana, alla nostra capacità di sognare, immaginare e creare.
Coltivare l'arte significa nutrire la nostra anima e la nostra mente, arricchendo le nostre vite con bellezza, ispirazione e significato. Ciò ci permette di resistere alla povertà mentale e creativa, di alimentare la nostra curiosità e di mantenere viva la nostra capacità di sognare e sperare.
Incoraggiare e sostenere l'arte significa investire nel futuro della nostra società, promuovendo la diversità, la tolleranza e la comprensione reciproca.
Ciò ci aiuta a costruire un mondo più empatico, inclusivo e consapevole, in cui ognuno ha la possibilità di esprimersi liberamente e di contribuire al benessere collettivo.
In breve, l'arte è essenziale per il nostro benessere individuale e collettivo. È il fondamento su cui si basa la nostra identità e la nostra cultura, e il motore che alimenta la nostra creatività e la nostra capacità di immaginare un futuro migliore.
"Nel corso degli ultimi due o tre anni, ho viaggiato attraverso luoghi e paesaggi mozzafiato, catturando le emozioni del momento con la mia fotocamera. Questo viaggio fotografico non è stato solo una serie di scatti, ma il capitolo iniziale di una nuova fase della mia vita.
In un'epoca segnata dalla superficialità e dalla perdita della bellezza autentica, ho sentito il bisogno di creare un progetto che celebri il bene prezioso che ci circonda. Origin Believe è nato da questa visione, un'opera che cerca di ribaltare il trend verso la negatività e l'alienazione, invitando gli spettatori a riscoprire la bellezza e la gioia che ci circondano ogni giorno.
Attraverso le mie fotografie, cerco di trasmettere un senso di meraviglia e gratitudine per il mondo che ci circonda. È un richiamo alla protezione e alla valorizzazione di ciò che è vero e autentico, una chiamata all'azione per preservare e diffondere il bene che ci circonda.
Tuttavia, sono consapevole che questo viaggio non è per tutti. In un'epoca in cui la frustrazione e l'impotenza spesso sfociano in violenza e intolleranza, Origin Believe si presenta come un rifugio per coloro che cercano un'alternativa. È un luogo di rinascita, in cui siamo liberi da pregiudizi e costrizioni sociali, dove possiamo riconnetterci con la nostra umanità e aspirare a un mondo di pace e armonia.
Le parole di Gandhi risuonano ancora oggi con profonda verità. Solo quando riusciremo a superare la malvagità e ad abbracciare la non violenza nei nostri pensieri e azioni, potremo sperare di influenzare positivamente il mondo che ci circonda. Origin Believe è un piccolo passo in questa direzione, un invito a tutti a unirsi a noi nel cercare la luce nella tempesta, la speranza nella disperazione e l'amore nella sua forma più pura."